venerdì 30 gennaio 2015

RISPOSTA DELLA SOCIETA' ALLE ACCUSE DELL'EX PRESIDENTE PIRRONE e ALL'EX MISTER MONDO.



Sebbene la società del Ponti Calcio non sia solita condurre dispute interne pubblicamente, poiché da esse sono solite sorgere polemiche poco galanti da esporre sui giornali, ci sentiamo di dover rispondere all’articolo “Ponti, retroscena di una rivoluzione” pubblicato sull’edizione de “L’Ancora” n. 48/2014, in quanto in esso sono state esposte delle considerazioni, oltre che becere, lontane dalla realtà.
Per fare chiarezza iniziamo dalla figura dell’ex Mister Mondo che non vogliamo assolutamente giudicare dal punto di vista tecnico, e certamente non possiamo, poiché il suo background costituisce la prova più forte delle sue competenze da allenatore. La decisione di sollevarlo dall’incarico è dovuta al mancato raggiungimento dei risultati attesi nella prima parte del campionato e al fatto che la dirigenza non ha ritenuto l’ex Mister ben concentrato sul Ponti Calcio.
Per quanto riguarda le sue dichiarazioni ci dispiace che abbia potuto compiere affermazioni ben lontane dalla verità come quella sulla sua irrilevante influenza sulla scelta dei giocatori, in quanto tutta la rosa è passata sotto la sua valutazione in sede di mercato e metà dei giocatori titolari sono stati da lui direttamente scelti e imposti alla società.
Siamo convinti del fatto che un allenatore con la sua esperienza non avrebbe dovuto avere difficoltà a “domare” i giocatori, così come viene da lui lamentato. Le continue assenze negli allenamenti, e più in generale, la negligenza di un giocatore non possono essere imputate alla società ma, piuttosto, all’incapacità di un allenatore nel saper comunicare, motivare, incoraggiare, rinforzare gli atteggiamenti positivi e rieducare quelli negativi.
Per quanto concerne la situazione degli spogliatoi, purtroppo, a causa di lungaggini tecniche non si è riusciti a completarli in tempo per l’inizio del campionato. Tuttavia, la regolarità delle docce gelate costituisce una menzogna poiché si è trattato di un unico episodio, così come i lamentati termosifoni spenti – disagio che ha riguardato solo uno dei tre spogliatoi messi a disposizione, che è stato poi prontamente rimesso in funzione.
L’episodio accaduto nella gara contro il Sexadium, ove oltre che termosifoni spenti e spogliatoi sporchi, si è potuto toccare la punta dell’iceberg – parafrasando la goliardìa dell’ex Mister Mondo – per la mancanza dei palloni, è dovuto alla decisione dell’ex Presidente Pirrone di allontanare lo staff organizzativo del Ponti Calcio senza prima averlo sostituito con altri addetti.
Ribadiamo, peraltro, che l’ex Mister Mondo non è mai stato messo in discussione anticipatamente dalla società ma gli è stato concesso un intero girone per dimostrare le sue capacità. La ricostruzione del Ponti, poi, c’è stata ma a partire dall’alto e non dai giocatori, ovviamente. Siamo così riusciti a fare la squadra e ci felicitiamo di averlo aiutato a liberarsi dal peso che tanto lo opprimeva; anche se, a vederlo da fuori, pare tanto quel tale che un giorno cadendo da cavallo, per distogliersi dall’imbarazzo, affermò che intanto voleva scendere…
Quanto più ci fa comprendere appieno che l’ex Mister Mondo non avesse le idee chiare è la trascendentale riconoscenza nei confronti dell’ex Presidente Pirrone che, in quanto Presidente appunto, è la figura che notoriamente dovrebbe essere in grado di gestire l’intera organizzazione che, a dire di Mondo, non funzionava correttamente.
Dispiace, poi, che a proposito di ringraziamenti non abbia menzionato i suoi collaboratori più stretti considerato che il Ponti Calcio gli aveva messo a disposizione due dirigenti – Pileri, padre e figlio - seri, appassionati e sempre presenti, conosciuti dall’intero mondo del calcio acquese e il massofisioterapista Nani sempre pronto ad aiutare i giocatori nel recuperare gli infortuni – e che per noi costituisce un vanto, considerando che siamo una delle poche società in seconda categoria ad avere tale figura designata in veste ufficiale.
Dal momento che ogni rimborso spese è stato evaso e nulla più ci lega alla sua figura, possiamo augurare all’ex Mister Mondo una buona fortuna per il suo proseguimento del mondo calcistico.

Terminiamo la replica con la questione più delicata dell’ex Presidente Pirrone.
Nell’anno passato si era notato che durante i play-off, quando la squadra aveva raggiunto l’obiettivo prefissato, pur perdendo in finale, tutti i dirigenti erano soddisfatti e l’unico amareggiato era Pirrone - per il trascurabile motivo che il figlio non aveva giocato titolare per scelta tecnica del Mister. In effetti, già in quell’occasione, risultava evidente una commistione di interessi personali che non avrebbe in alcun modo avvantaggiato la società. Riconosciamo, pertanto, l’unico vero errore compiuto dal Ponti Calcio, ovvero quello di non aver imboccato una strada differente da quella del Pirrone, e di aver creduto in lui, nella sua buona fede, nel distacco necessario a svolgere un ruolo così delicato come quello che la carica di Presidente richiede.
La decisione di lasciare il Ponti, poi, non è stata obbligata in quanto l’allora Vice-presidente Castiglia aveva espresso la volontà di uscire dal Direttivo e di rimanere quale sponsor del Ponti Calcio nel caso in cui Pirrone avesse proseguito con il proprio mandato. Probabilmente all’ex Presidente Pirrone è stata chiara la rottura tra lui e il resto del Direttivo e, temendo le dimissioni dei restanti dirigenti che non condividevano il suo modo di gestire la società, ha deciso di fare un passo indietro per non ammettere la sconfitta personale.
Inoltre nessuno ha mai voluto allontanare il figlio dalla squadra poiché in tanti anni è sempre stato trattato con rispetto nonostante i ricorrenti problemi fisici e considerando che, in tutta la sua carriera, pur rendendosi disponibile non più di una decina di volte ha sempre partecipato alle gare da titolare o subentrando in corso di gara. Stefano è sempre stato trattato con un occhio di riguardo così come l’ex Presidente Pirrone ha sempre espressamente richiesto.
Le dimissioni del dirigente Adorno Daniele sono state rassegnate perché la situazione era diventata per lui insostenibile vista la palese commistione di interessi personali nella squadra dell’ex Presidente Pirrone, la quale non era da lui condivisa, così come i continui litigi interni tra l’ex Presidente stesso e gli altri membri della dirigenza.
Riteniamo che con questa intervista Mondo e Pirrone abbiano tentato di gettare discredito sul Ponti Calcio con l’implicito intendimento di affossarlo definitivamente, ma sicuramente non sarà quest’intervista, né gli ultimi tre mesi burrascosi trascorsi, a rovinare la serietà e la professionalità di una società che porta avanti questa squadra da più di 10 anni - serietà che viene riconosciuta dall’intero mondo calcistico acquese.
Per quanto riguarda i prelievi effettuati dal conto corrente della società da parte dell’ex Presidente Pirrone non vogliamo entrare nel merito in questa sede in quanto la dirigenza ha già dato mandato ad un avvocato che si occuperà della vicenda dal punto di vista legale.

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